Danni da vaccinazione non obbligatoria ma solo raccomandata: sì agli indennizzi

Danni da vaccinazione non obbligatoria ma solo raccomandata: sì agli indennizzi
SCEGLI COME PREFERISCI CONTATTARCI
Contattaci con Whatsapp
Chiedi Info
Contattaci via mail
Buongiorno, vorrei ricevere delle informazioni. Rimango in attesa di essere contattato.

L'art. 5-quater d.l. 73/2017 copre anche gli eventi anteriori alla legge di conversione purché relativi a profilassi raccomandate già al momento della somministrazione

 

Nel lontano 2008 i genitori sottopongono il figlio alla vaccinazione antimeningite – non obbligatoria ma raccomandata – il minore riporta una menomazione permanente all’integrità psico-fisica. I genitori evocano in giudizio il Ministero della Salute al fine di ottenere l’indennizzo per i danni causati da vaccino.

La tutela indennitaria riguarda solo le vaccinazioni obbligatorie o vale anche per quelle raccomandate?

Sul punto, la Suprema Corte ha sollevato una questione di legittimità costituzionale in relazione alla legge 210/1992 (art. 1 comma 1) nella parte in cui non ammette l’indennizzo anche per i soggetti che abbiano patito lesioni e/o infermità a causa di un vaccino raccomandato come quello antimeningococco. La Consulta (sent. 129/2023) ha dichiarato inammissibile la questione ritenendo che i giudici di legittimità non abbiano ben esaminato il contenuto del decreto-legge 73/2017.

Alla luce della succitata decisione del giudice delle leggi, la Corte di Cassazione, Sezione lavoro, con l’ordinanza del 19 giugno 2024, n. 16875 (testo in calce), ricostruisce il quadro normativo di riferimento. I giudici di legittimità chiariscono di aderire all’interpretazione che ritiene applicabile il diritto all’indennizzo sia per le vaccinazioni obbligatorie sia per quelle raccomandate, in virtù del rinvio operato dall’art. 5-quater d. l. 73/2017 all’art. 1 dello stesso decreto-legge (in cui sono elencati sia i vaccini obbligatori sia quelli consigliati). Inoltre, dopo un’accurata esegesi effettuata anche alla luce della giurisprudenza costituzionale in materia, gli ermellini affermano che la norma (vale a dire, il succitato art. 5-quater d.l. cit.), seppur entrata in vigore anteriormente ai fatti di causa – risalenti al 2008 – sia applicabile retroattivamente e copra «anche gli eventi verificatisi anteriormente alla emanazione della legge di conversione, purché gli stessi siano relativi a profilassi valutabili come raccomandate già al momento della loro somministrazione». Del resto, l'obbligo per lo Stato di accollarsi l'onere del pregiudizio patito da chi si sia sottoposto a determinate vaccinazioni raccomandate discende dalla Costituzione (artt. 23 e 32 Cost.), infatti, è irragionevole che siano i singoli danneggiati a sopportare il costo del beneficio collettivo a cui hanno contribuito.

La vicenda

Nel lontano 2008, i genitori sottopongono il figlio alla vaccinazione antimeningogoccica (non obbligatoria ma raccomandata), in conseguenza della quale il minore patisce una lesione permanente dell’integrità psico-fisica, essendogli diagnosticato l’autismo. I genitori evocano in giudizio il Ministero della Salute al fine di ottenere l’indennizzo previsto dalla legge per la menomazione all’integrità fisica patita a causa dell’inoculazione del vaccino (art. 1 legge 210/1992). In primo e secondo grado, la domanda attorea viene accolta in quanto, secondo i giudici di merito, la corresponsione dell’indennizzo è giustificata in tutti i casi in cui il singolo ponga a rischio la propria salute per la tutela di un interesse collettivo non solo nel caso di vaccinazione obbligatoria ma anche nell’ipotesi di vaccinazione consigliata.

Il Ministero della Salute ricorre in Cassazione.

Riferimenti normativi e inammissibilità della questione di legittimità costituzionale

Per comprendere meglio la decisione, ricordiamo brevemente le norme che vengono in rilievo.

La legge 210/1992 prevede il diritto all’indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati. In particolare, l’art. 1 c. 1 dispone che:

  • “Chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge”.

Il decreto-legge 73/2017 convertito con modificazioni in legge 119/2017 reca disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, di malattie infettive e di controversie relative alla somministrazione di farmaci. In particolare, l’art. 1 contiene l’elenco delle vaccinazioni obbligatorie (art. 1, comma 1 e 1-bis) e raccomandate (art. 1 comma 1-quater).

L’art. 5-quater d.l. cit. rubricato “indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze irreversibili da vaccinazioni” - che costituisce il fulcro dell’esegesi della presente pronuncia - dispone quanto segue:

  • “Le disposizioni di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, si applicano a tutti i soggetti che, a causa delle vaccinazioni indicate nell'articolo 1, abbiano riportato lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica”.

Il Ministero della Salute, con il secondo motivo di ricorso, lamenta che la decisione gravata abbia riconosciuto la tutela indennitaria anche ad una vaccinazione non obbligatoria. In relazione alla suddetta censura, la Suprema Corte ha sollevato una questione di legittimità costituzionale (ordinanza interlocutoria 17441/2022) sull’art. 1 c. 1 legge 210/1992 nella parte in cui non prevede l’indennizzo in ipotesi di vaccino raccomandato come quello antimeningococco. La Consulta ha dichiarato inammissibile la questione, in quanto l’ordinanza di rimessione non ha ben analizzato il quadro normativo con riferimento agli articoli 1 e 5-quater del d.l. 73/2017.

Alla luce degli “spunti” forniti dalla Corte Costituzionale, i giudici di legittimità devono chiarire:

  • se il rinvio operato dall’art. 5-quater all’art. 1 d.l. 73/2017 riguardi sia le vaccinazioni obbligatorie che quelle raccomandate,
  • se la norma abbia portata retroattiva.

Tutto ciò premesso, passiamo alla disamina della decisione.

Vaccinazione antimeningococco: non obbligatoria ma raccomandata

Tra le varie doglianze, il Ministero lamenta che la decisione gravata abbia esteso la tutela indennitaria anche ad una vaccinazione meramente consigliata, richiamando una decisione della Consulta (C. Cost. 107/2012) che aveva ammesso l'indennizzo per le sole vaccinazioni non obbligatorie quali morbillo, parotite e rosolia.

La Suprema Corte considera infondata la doglianza.

I giudici di legittimità rilevano come, successivamente ai fatti di causa, sia stato emanato il d. l. 73/2017 recante “disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”:

  • il testo originario del d.l. 73/2017 prevedeva come obbligatoria la vaccinazione antimeningococcica, sia di gruppo B, sia di gruppo C,
  • mentre la legge di conversione (legge 119/2017) l’ha inserita nel catalogo delle vaccinazioni raccomandate.

Il regime della “raccomandazione” delle vaccinazioni esisteva anche anteriormente alla normativa del 2017. Nel caso di specie, viene in rilievo l’art. 5-quater d.l. 73/2017, inserito in sede di conversione, che prevede l’applicabilità della legge sull’indennizzo dei danni da vaccino (legge 210/1992) a tutti i soggetti che abbiano riportato lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell'integrità psico-fisica “a causa delle vaccinazioni indicate nell'articolo 1”. In questo articolo (art. 1 d. l. 73/2017) sono indicate sia le vaccinazioni obbligatorie che quelle consigliate.

Sulla portata dello ius superveniens, sia sotto il profilo dell’ambito di riferimento che dell’efficacia temporale, la Corte Costituzionale (sent. 129/2023) ha offerto diversi spunti interpretativi.

Normativa sopravvenuta: ambito applicativo

L’art. 5-quater d.l. 73/2017 si presta a diverse esegesi:

a) secondo un’interpretazione, la disposizione si riferirebbe solo alle vaccinazioni obbligatorie, e ribadirebbe quanto già previsto dall’art. 1 legge 210/1992, ossia che tutte le inoculazioni obbligatorie, anche quelle qualificate come tali da leggi successive, danno accesso alla tutela indennitaria;

b) un’altra lettura ritiene che la disposizione richiami tutte le vaccinazioni elencate nell’art. 1 d.l. 73/2017 e, quindi, anche quelle raccomandate.

I giudici di legittimità seguono questo seconda chiave di lettura (sub b) per due ordini di ragioni.

Sotto il profilo letterale, l’art. 5 quater d.l. cit. si riferisce alle vaccinazioni obbligatorie e consigliate in quanto richiama indistintamente, le "vaccinazioni indicate nell'art. 1", ove sono presenti ambedue.

Sotto il profilo sistematico si ritiene che «tanto l'art. 5 quater quanto la nuova disciplina contenuta nell'art. 1 del medesimo D.L. nr. 73 del 2017 (con le vaccinazioni raccomandate) siano il frutto di un complessivo emendamento approvato in sede di conversione». In altre parole, il legislatore ha inserito le vaccinazioni raccomandate nell’elenco dell’art. 1 e, poi, ha previsto il rinvio ad esso da parte dell’art. 5-quater cit.

La suddetta scelta interpretativa appare in linea con la giurisprudenza costituzionale che riconosce l'obbligo per lo Stato di indennizzare chi abbia subito un pregiudizio per essersi sottoposto a determinate vaccinazioni raccomandate. La ratio di tale scelta esegetica risiede nel fatto che sia ingiusto che i singoli danneggiati debbano sopportare il costo del beneficio collettivo a cui hanno contribuito (Corte Cost. sentenze n. 35/2023n. 118/2020n. 268/2017n. 107/2012n. 423/2000 e n. 27/1998).

Efficacia temporale: norma retroattiva?

L’art. 5-quater d. l. 73/2017 si applica ai fatti di causa risalenti al 2008 e antecedenti alla sua entrata in vigore?

In linea generale, la legge non dispone che per l’avvenire e non ha effetto retroattivo (art. 11 Preleggi), senonché la Corte Costituzionale (sent. 129/2023) individua un iter interpretativo alternativo che consente di attribuire efficacia retroattiva alla norma.

Innanzitutto, occorre porre mente alla formulazione della disposizione, la quale utilizza il tempo verbale al passato, parlando di soggetti che "abbiano riportato" lesioni o infermità dalle quali "sia derivata" una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica. Da ciò si evince che la formulazione non opera distinzioni temporali e, quindi, riguarda eventi verificatisi tanto anteriormente quanto posteriormente alla sua emanazione. A riprova di tale esegesi, depone il fatto che la Camera dei Deputati, in sede di verifica dei costi finanziari del provvedimento, si sia interrogata sugli "effetti retroattivi potenzialmente onerosi" della disposizione.

Inoltre, la norma rinvia in maniera omnicomprensiva alle disposizioni della legge 210/1992 che ha previsto l'indennizzabilità anche degli eventi ante legem (Corte Cost. 118/1996Cass. SS. UU. 15352/2015, in motivazione, p.12) e «nella stessa prospettiva deve, quindi, leggersi lo ius superveniens, quanto alle vaccinazioni in esso raccomandate, purché le stesse già fossero tali al momento della conversione del D.L. nr. 73 del 2017».

Rileva la natura di vaccinazione raccomandata preesistente

Nel caso di specie, la vaccinazione antimeningococco:

  • rientra tra le vaccinazioni raccomandate dal piano nazionale per la prevenzione vaccinale già dal 2005/2007;
  • con il piano nazionale 2012/2014 viene consigliata per tutti i bambini di età compresa tra i 13 e i 15 mesi, in concomitanza con il vaccino MPR (morbillo, pertosse, rosolia) e per gli adolescenti non precedentemente immunizzati;
  • inoltre, il vaccino risulta inserito nei Livelli Essenziali di Assistenza (cd. L.E.A.) ed è somministrato gratuitamente.

Inoltre, la profilassi contro la malattia meningococcica e il vaccino sono consigliati dai pediatri del servizio sanitario e dalle aziende sanitarie anche attraverso l’informazione alle famiglie sui benefici e sul fine di prevenire l'insorgenza della malattia.

Tutte le suddette argomentazioni sono corroborate dalla Consulta (sent. 5/2018) la quale ha affermato, seppure in via incidentale, che le vaccinazioni considerate nel d.l. 73/2017 erano già state "proposte gratuitamente e attivamente alla popolazione" dal legislatore nazionale, ivi compresa la vaccinazione antimeningococcica, raccomandata già a partire dal piano nazionale del 2005/2007.

Conclusioni: respinto il ricorso del Ministero, sì all’indennizzo

Secondo i giudici di legittimità:

  • «in definitiva, per quanto innanzi, può dunque affermarsi che l'art 5 quater del DL nr. 73 del 2017, convertito con modificazioni dalla Legge 31 luglio 2017 nr. 119, si riferisce tanto alle vaccinazioni obbligatorie quanto a quelle raccomandate. La disposizione si applica retroattivamente e copre anche gli eventi verificatisi anteriormente alla emanazione della Legge di conversione, purché gli stessi siano relativi a profilassi valutabili come raccomandate già al momento della loro somministrazione».

In conclusione, la patologia del minore cagionata dalla vaccinazione raccomandata antimeningococcica è indennizzabile ai sensi e per gli effetti dell'art. 5-quater d. l. 73/2017, pertanto, la decisione della Corte di appello è conforme a diritto e il ricorso del Ministero viene respinto.

Cassazione, Sezione Lavoro, ordinanza n. 16875/2024

 

Fonte: Wolters Kluwer – Altalex

https://www.altalex.com/documents/news/2024/07/08/danni-vaccinazione-non-obbligatoria-solo-raccomandata-indennizzi#p7

 

VEDI ANCHE ...

Danno da vaccino, prova del nesso causale: qual è il valore in sede civile del verbale della commissione medica ex art. 4 l. n. 210/1992?
La Suprema Corte indica quale sia il valore, in sede civile, da attribuire al verbale redatto dalla Commission ... leggi tutto>>
Responsabilità medica: la Suprema Corte sulla complessa liquidazione del danno biologico e premorienza
La Cassazione torna a pronunciarsi su un'importante e delicata questione: la liquidazione del danno biologico ... leggi tutto>>
Morte del malato raggirato e persuaso a seguire una terapia alternativa: risarciti i familiari
Ad un uomo viene diagnosticato un tumore ai polmoni incurabile ed inizia la terapia a base di chemioterapia e ... leggi tutto>>
Nesso causale: il giudizio controfattuale ha ad oggetto l’evento dannoso
Nell'accertamento del nesso causale la condotta alternativa lecita va messa in relazione all'evento concretame ... leggi tutto>>
Responsabilità medica: quali sono le regole processuali e probatorie applicabili in sede di giudizio civile di rinvio ex art. 622 c.p.p.?
Annullamento ai soli effetti civili della sentenza penale di assoluzione del medico: quali regole processuali ... leggi tutto>>
Danno morale e dinamico-relazionale: può essere superiore e non proporzionale al danno biologico
Il Tribunale di Firenze, sentenza 11 giugno 2024, ha condannato il Ministero della Salute a risarcire, ad una ... leggi tutto>>
Sinistro stradale: applicazione delle Tabelle di Milano nella liquidazione del danno biologico
In merito al caso di un sinistro stradale, in cui un pedone ha perso la vita, la Suprema Corte sottolinea l'im ... leggi tutto>>
Il danno da lucida agonia non può provarsi per presunzioni
Il giudice di merito può far ricorso alla prova presuntiva ex art. 2729 c.c. per fondare il proprio convincime ... leggi tutto>>
Danni da vaccinazione non obbligatoria ma solo raccomandata: sì agli indennizzi
L'art. 5-quater d.l. 73/2017 copre anche gli eventi anteriori alla legge di conversione purché relativi a prof ... leggi tutto>>
Errore medico, nullità del consenso informato e danno biologico spettante agli eredi jure successionis
l caso in questione, che riguarda la responsabilità di un’azienda sanitaria locale, ha ad oggetto la richiesta ... leggi tutto>>
Cartella clinica lacunosa: la Cassazione fissa i cardini delle questioni
La Cassazione si pronuncia su una questione importante e ricorrente: la lacunosa tenuta della cartella clinica ... leggi tutto>>
Danno non patrimoniale: il “bene vita” è autonomo e fruibile solo in natura dal titolare
In materia di danno non patrimoniale, in caso di morte cagionata da un illecito, il pregiudizio conseguente è ... leggi tutto>>
Le nuove tabelle milanesi per la liquidazione del danno non patrimoniale
Nella riunione dell’Osservatorio sulla Giustizia civile di Milano, in data 21 maggio 2024, il “Gruppo danno al ... leggi tutto>>
Omessa diagnosi di malformazione del feto e lesione del diritto all’autodeterminazione della gestante
Corte di cassazione, nella ordinanza 3 maggio 2024, n. 12000, si è pronunciata in relazione ad una fattispecie ... leggi tutto>>
Dolo generico e prova della volontà abortiva sotto la lente del reato di interruzione della gravidanza non consensuale
In relazione al delitto ex art. 593-ter, comma 1, c.p., si verte in tema di reato comune di evento, per il qua ... leggi tutto>>
Danno da cenestesi lavorativa e valutazione del danno alla capacità lavorativa futura
Una delle questioni di maggiore interesse sottoposte dai ricorrenti allo scrutinio dei giudici di legittimità ... leggi tutto>>
Epatite contratta per emotrasfusione: il sinistro stradale non è causa ma mero antecedente
Nella ricostruzione del nesso causale si applica il criterio dello scopo della norma violata. L’emotrasfusione ... leggi tutto>>
Medico di guardia non esegue la visita domiciliare urgente è rifiuto di atti d’ufficio
In tema di reati contro la pubblica amministrazione, integra il delitto di rifiuto di atti di ufficio la condo ... leggi tutto>>
La Terza Sezione della Cassazione e la responsabilità civile
Vengono analizzate le posizioni della Terza Sezione della Corte di cassazione su tre importanti: a) i cambiame ... leggi tutto>>
Sinistro stradale e perdita del lavoro. Il danno va calcolato in base alle possibilità residue di trovare altro lavoro
Per la perdita della capacità lavorativa specifica il reddito perduto è la base di calcolo, ma il danno è para ... leggi tutto>>
D.M. n. 232/2023: attuazione della legge Gelli, aspetti principali di rilievo
Con il decreto 15 dicembre 2023, n. 232 vengono determinati i requisiti minimi delle polizze assicurative per ... leggi tutto>>
Responsabilità del medico di turno e parametro di diligenza
Con la pronuncia in oggetto, la Suprema Corte ha inteso ribadire e precisare i parametri in base ai quali debb ... leggi tutto>>
Risarcimento del danno al macro leso: le tabelle milanesi costituiscono diritto vivente?
Per ricorrere in cassazione avverso la decisione che abbia liquidato il danno al macroleso derivante dalla cir ... leggi tutto>>
Malasanità italiana: la responsabilità penale e civile da ritardo diagnostico
Dalla violazione del diritto di libera determinazione del paziente nella scelta dei propri percorsi esistenzia ... leggi tutto>>
Malpractice medica: condannate tre strutture ospedaliere per unicità del fatto dannoso
Come è determinato il risarcimento del danno non patrimoniale e del danno per lesione del rapporto parentale d ... leggi tutto>>
Danno da perdita del rapporto parentale: a chi spetta provare il danno ai fini del risarcimento?
In seguito alla perdita di un padre, oltre che marito e fratello, a causa di un intervento chirurgico “mai eff ... leggi tutto>>
Il danno da perdita di chance non può essere chiesto per la prima volta in appello
La "chance" non è una mera aspettativa di fatto, bensì la concreta ed effettiva possibilità di conseguire un d ... leggi tutto>>
Sui criteri di liquidazione del danno nel caso di premorienza non dovuta al fatto illecito
Nella liquidazione del danno da premorienza per causa diversa dal fatto illecito i giudici dovranno sempre far ... leggi tutto>>
Il danno tanatologico è eccezionalmente risarcibile iure successionis
La Cassazione ribadisce il sistema dei danni risarcibili La Suprema Corte si pronuncia sul delicato rapporto ... leggi tutto>>
In tema di malpractice medica e perdita di chance
La Seconda Sezione della Corte d’Appello di Lecce, con la sentenza n. 742 del 22 settembre 2023 ha stabilito c ... leggi tutto>>
La condizione di comorbilità del paziente non esclude la responsabilità del medico
Le condizioni patologiche preesistenti devono essere riguardate come concause dell’evento, che, secondo insegn ... leggi tutto>>
Sulla prova del fatto dannoso. Sul ragionamento inferenziale fondato sulle dichiarazioni dei testi arrivati nell’immediatezza del sinistro.
La Corte di Cassazione Civ. Sez. VI, n. 2595/2023 ha confermato la decisione della Corte D’Appello di Genova r ... leggi tutto>>
Le tabelle aggiornate del Tribunale di Roma
Il 10 novembre 2023 è stato pubblicato dal Tribunale di Roma l’aggiornamento delle Tabelle per la valutazione ... leggi tutto>>
Reclamabile il diniego della consulenza preventiva a fini di composizione della lite
Con la sentenza 10 novembre 2023, n. 202 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale ... leggi tutto>>
Doverosa la sorveglianza del paziente per evitare autolesioni o il suicidio
A fronte del ricovero di un paziente l'obbligazione che sorge a carico della struttura sanitaria non si esauri ... leggi tutto>>
Spese mediche: il danneggiato ha diritto al rimborso anche se si rivolge a struttura privata
La scelta di chi abbia subito danni alla persona di rivolgersi a una struttura sanitaria privata, in luogo di ... leggi tutto>>
Il paziente ha diritto ad ottenere una prima copia gratuita della propria cartella medica
Ai sensi degli artt. 12§.5 e 15 §.1 e 3 GDPR «l'obbligo di fornire gratuitamente all'interessato una prima cop ... leggi tutto>>
Danno da perdita del frutto del concepimento: non esperibile l’ATP
Il Tribunale di Agrigento, decreto 21 settembre 2023, n. 13150 ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per ... leggi tutto>>
Micropermanenti: il danno biologico può essere riconosciuto anche in assenza di accertamenti strumentali
Ad impedire il risarcimento del danno alla salute con esiti micropermanenti, non è di per sé l'assenza di risc ... leggi tutto>>
I danni da vaccinazione anti-papilloma virus devono essere indennizzati
La questione è stata sollevata dalla Corte d'appello di Roma in una vicenda che vedeva contrapposti una ragazz ... leggi tutto>>
Errore diagnostico: danno da perdita di chance e da premorienza, di regola, non si cumulano
Fermo il generale principio della generale irrisarcibilità dell’ulteriore danno da perdita di chance in presen ... leggi tutto>>
Intervento estetico mal riuscito. Riconosciuto il danno da perdita di chance alla ragazza immagine”
La III Sezione della Corte di Cassazione ha riconosciuto il danno da perdita di chance alla "ragazza immagine"
Danno da lucida agonia post-intervento chirurgico: il paziente acquista e trasmette agli eredi il diritto al risarcimento
La persona ferita che non muoia immediatamente può acquistare e trasmettere agli eredi il diritto al risarcime ... leggi tutto>>
Infezione da Sars-Cov-2 e polizze infortuni: oscillazioni giurisprudenziali
La Corte d’Appello di Torino ha statuito che l’infezione da Sars-Cov-2, non rientra nella nozione di infortuni ... leggi tutto>>
Se le lesioni fisiche sono gravi, è probabile che ci sia anche sofferenza psicologica
Nel caso di danni di notevole entità la Corte di Cassazione con l’Ordinanza sotto indicata, nella parte di int ... leggi tutto>>
Sul danno differenziale - lesioni concorrenti - metodo di calcolo
"In tema di liquidazione del danno alla salute, l'apprezzamento delle menomazioni "concorrenti" in capo al dan ... leggi tutto>>
Le cure necessarie e urgenti vanno poste a carico del S.S.N.
Il principio, secondo cui quando la cura è necessaria ed urgente il relativo onere non può essere fatto gravar ... leggi tutto>>
Inizio       <     
1 2 3
   >        Ultimo
Page 1 of 3

CHIEDI INFO PER:

Danni da vaccinazione non obbligatoria ma solo raccomandata: sì agli indennizzi
Danni da vaccinazione non obbligatoria ma solo raccomandata: sì agli indennizzi
L'art. 5-quater d.l. 73/2017 copre anche gli eventi anteriori alla legge di conversione purché relativi a profilassi raccomandate già al momento della somministrazione Nel lontano 2008 i genitori sottopongono il figlio alla vaccinazione antimeningite – non obbligatoria ma raccomandata – il minore riporta una menomazione permanente...
Nome / Cognome (*)
Città
Nazione
E-Mail (*)
Telefono / Cellulare
Email2
Messaggio (*)
Newsletter
Spuntando questa casella, l'utente accetta espressamente che i dati personali forniti saranno trattati dalla nostra azienda, anche per via elettronica, a fini di inviare nostre comunicazioni promozionali o commerciali relative a prodotti o servizi offerti.
Non obbligatorio
(*) = Questi campi sono obbligatori

Ci trovi qui!

Studio Legale Avvocato Franco Zorzetto
Via Roma 36, 30020 Noventa di Piave (Venezia)
Telefono 0421 307089 | WhatsApp: 340 647 6753
Mail: info@avvocatozorzetto.it

Venezia | Treviso | Padova | Milano | Roma | Napoli | Bologna | Pordenone | Belluno | Genova

Partita Iva: 03598350274
Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza sul sito. I cookie migliorano l’usabilità e le prestazioni attraverso varie funzionalità come ad esempio le impostazioni della lingua, i risultati delle ricerche e quindi migliorano la tua esperienza. Il sito utilizza cookie di terze parti per inviarti messaggi promozionali personalizzati.
Credits: Finalmente Semplice